Qui vengono presentati brevemente tutti i critici d'arte, biografi e ricercatori con cui Willi Baumeister intrattenne rapporti di amicizia, che lo influenzarono o che in qualche modo ebbero l'occasione di incrociarne la carriera artistica.
B Luc Bérimont | D Karl Konrad Düssel | G Will Grohmann | H Werner Haftmann | Herbert Herrmannn | Hans Hildebrandt | L Kurt Leonhard | M André Malraux | Heinrich Theodor Musper | P Erwin Petermann | R Franz Roh | S Michel Seuphor | Heinz Spielmann W Eduardo Westerdahl |
Questo elenco viene aggiornato costantemente.
Luc Bérimont
Il poeta francese Luc Bérimont (André Leclerq) (all'anagrafe André Leclerq, 1915–1964) studiò giurisprudenza a Lille prima di iniziare a dedicarsi alla poesia nel 1938. All'inizio della Seconda Guerra Mondiale prese parte ai combattimenti in Lorena, quindi aderì alla Resistenza. Nel dopoguerra si occupò delle trasmissioni in lingua francese per Radio Stuttgart come ufficiale di contatto con le forze americane di occupazione in Germania. Sempre per il servizio informativo Bérimont curò la realizzazione di due riviste culturali: Die Quelle (La fonte, in tedesco) e Verger (in francese). Per un numero di Verger del 1947 Baumeister scrisse l'articolo Remarques sur les rapports du théatre et de la peinture. Bérimont si recò più volte da Baden-Baden in visita a Baumeister e ne volle organizzare una mostra a Parigi. Gli chiese inoltre di illustrare alcune delle sue poesie epiche: fu così che nacquero sette disegni su Avant la première journée du monde. Dal 1948 Bérimont lavorò per la radio francese. Oltre che da poesie, la sua opera letteraria è composta anche da romanzi.
Karl Konrad Düssel
Il critico d'arte e pubblicitario tedesco Karl Konrad Düssel (1872–1940) iniziò gli studi di medicina e filosofia, prima di dedicarsi al giornalismo. Inizialmente fu critico per il Bonner Generalanzeiger, quindi nel 1916 si trasferì allo Stuttgarter Neues Tagblatt, e poco dopo al quotidiano berlinese Deutsche Allgemeine Zeitung. Noto per la nettezza dei suoi giudizi, impresse un carattere peculiare alla sezione culturale del Tagblatt Nel 1935, a causa delle condizioni politiche, abbandonò la direzione del quotidiano. I primo contatti con Adolf Hölzel risalgono all'inizio del periodo trascorso a Stoccarda; si interessò particolarmente per Baumeister e Schlemmer, elogiandone le opere in termini alquanto positivi. Durante gli anni '30 Düssel e Baumeister si incontravano ogni settimana per giocare a scacchi. Düssel scrisse più volte su Baumeister: nell'articolo Willy Baumeister nach Frankfurt berufen (Willy Baumeister chiamato a Francoforte) del 18 novembre 1927 accusò l'Accademia di Stoccarda di negligenza. Il 23 settembre 1940 Willi Baumeister scrisse nel suo diario su Düssel: La sua opinione sulla pittura moderna è coerente. Sebbene sia già in là con gli anni, sorprende per il suo giudizio, particolarmente attivo e giovanile.
Will Grohmann
Lo storico e critico d'arte Will Grohmann (1887–1968) negli anni Venti curò monografie su Kirchner e Kandinsky. Scrisse su riviste articoli a proposito di Klee, Schlemmer e Baumeister. Grohmann fu amico e portavoce dell'avanguardia e nel 1948 divenne professore di storia dell'arte alla Scuola Superiore di Belle Arti di Berlino. Biografia su Baumeister (selezione): monografia nella serie Peintres Nouveaux, Parigi; 1952 W.B., Stoccarda; 1963 W.B. - Leben und Werk (Vita e opere. Traduzione in inglese: New York, 1965; traduzione in francese: Bruxelles, 1966). Grohmann scrisse nel 1954 il testo per il film di Ottomar Domnick über Willi Baumeister.
Werner Haftmann
Lo storico dell'arte ed archeologo tedesco Haftmann (1912–1999) fu docente alla Scuola Superiore di Belle Arti di Amburgo a partire dal 1950 e nel 1954 pubblicò un'importante opera sulla pittura del XX secolo. Rispettivamente nel 1955, 1959 e 1964 fu responsabile della direzione artistica delle documenta I, II e III. Dal 1967 al 1974 fu il primo direttore della Neue Nationalgalerie di Berlino. Importanti pubblicazioni: Deutsche Maler der Gegenwart (Poeti tedeschi dell'attualità, 1949), Paul Klee (1950), Malerei im 20. Jahrhundert (Pittura nel XX secolo, 1954-55), Emil Nolde (1958), Verfemte Kunst (Arte proscritta, 1986). Accanto a Willi Baumeister ed altri fu membro della giuria della mostra Kunstschaffen in Deutschland (Produzione artistica in Germania, 1949), organizzata a Monaco di Baviera dal governo militare americano. Curò la corrispondenza tra Haftmann e Baumeister in occasione della documenta I (1955). Pubblicazioni su Baumeister (selezione): W.B., catalogo della mostra di Wuppertal 1959; W.B. - Ernst Wilhelm Nay, Kunsthalle Basilea, 1960; W.B. Zeichnungen und Gouachen (Disegni e guazzi), Berlino, Nationalgalerie, 1972; W.B. Gilgamesch (Gilgamesh), Colonia, 1976; W.B. Saul, San Gallo, 1976.
Herbert Herrmann
Lo storico dell'arte tedesco Herbert Herrmann (1906–1966) studiò storia dell'arte, egittologia ed archeologia a Berlino ed ottenne il dottorato con la tesi Untersuchungen über Landschaftsgemälde des Peter Paul Rubens (Ricerche sui dipinti di paesaggi di Peter Paul Rubens). Al primo incontro con Baumeister, avvenuto nel 1936, seguì un intimo rapporto di amicizia che durò diversi anni e che unì anche le rispettive famiglie. Herbert Herrmann aiutò inoltre Baumeister ad ordinare il registro fotografico delle sue opere. Nel 1940 la fabbrica di vernici del Dr. Kurt Herberts di Wuppertal, di anche Baumeister era impiegato, gli affidò la realizzazione di un museo della vernice grazie agli oggetti collezionati da Kurt Herberts. L'impiego a Wuppertal ebbe termine con la chiamata alle armi nel maggio 1941. Herrmann rimase comunque in contatto con numerosi artisti, pubblicitari e gallerie. Utilizzando un proiettore della Wehrmacht, Hermann riuscì a mostrare alcune diapositive delle opere di Baumeister ad amanti dell'arte. Al termine della Seconda Guerra Mondiale Baumeister gli affidò 44 disegni sull'argomento biblico di Saul, affinché potesse farli conoscere a persone interessate all'arte; in particolare Georges Braque si espresse in termini molto positivi su questi disegni. Al suo ritorno da Parigi, Hermann portò a Baumeister i saluti e il grande riconoscimento di tutti. Nel 1946, dopo la liberazione di Herbert Herrmann da un campo di prigionia americano, Willi Baumeister gli chiese di leggere il progetto del libro Das Unbekannte in der Kunst (L'ignoto nell'arte). Nel 1947 Herrmann aprì a Stoccarda una galleria dove veniva esposta principalmente arte moderna ed il cui logo era il motivo del Corridore di Willi Baumeister. In occasione della seconda mostra vennero esposti quadri di Baumeister, quindi la galleria chiuse nel gennaio 1949. Herrmann possedeva numerose opere di Willi Baumeister. Dal 1953 al 1955 lavorò presso il Ministero della Cultura della Bassa Sassonia. Bibliografia: Rudolf Mayer: Der Läufer, Die Galerie Herbert Herrmann, Stuttgart 1947–1948 (Il Corridore. La galleria Herbert Hermann a Stoccarda, 1947–1948). Stoccarda, 1954.
Hans Hildebrandt
Lo storico dell'arte tedesco Prof. Hans Hildebrandt (1878–1957) si occupò di arte moderna sin dal 1910 e successivamente divenne professore all'Università Tecnica di Stoccarda. Durante il periodo nazista lavorò, come a Baumeister, nella fabbrica di vernici del Dr. Kurt Herberts alla pubblicazione Wände und Wandbild (Pareti e dipinti murali), data alle stampe nel 1953. Tra le sue maggiori pubblicazioni relative a Willi Baumeister è possibile citare: Handbuch der Kunstwissenschaft (Manuale di storia dell'arte, 1931), Adolf Hölzel und sein Kreis (Adolf Hölzel e il suo circolo, pubblicato nel 1936 in Svizzera), L'Art dans l'Allemagne d'aujourd'hui (L'arte nella Germania di oggi, 1949), un articolo in Die schöpferischen Kräfte in der abstrakten Malerei (Le forze creative nella pittura astratta, 1947), un articolo per la mostra di New York Willi Baumeister (1952) e Willi Baumeister zum Gedächtnis (In ricordo di Willi Baumeister, 1955).
Kurt Leonhard
Il teorico dell'arte, traduttore e poeta tedesco Kurt Leonhard (1910-2005) durante il periodo nazionalsocialista lavorò a Berlino, tra le altre cose, nel commercio di libri e d'arte come continuatore dell'attività dell'espatriato Curt Valentin. Come critico d'arte fu molto influente nel dopoguerra. Dopo la guerra e la prigionia americana si stabilì ad Esslingen, dove prese posizione in difesa di artisti non figurativi come Ida Kerkovius, HAP Grieshaber, Willi Baumeister e Julius Bissier. Tra le sue pubblicazioni di maggiore importanza segnaliamo Die heilige Fläche (La superficie sacra, 1947), Augenschein und Inbegriff (Apparenza e quintessenza, 1953) e Wort wider Wort (Parola contro parola, 1973). In base alle dichiarazioni dello stesso Kurt Leonhard, il pittore il cui nome non viene citato esplicitamente in Die heilige Fläche - Gespräche über moderne Kunst (La superficie sacra. Discorsi sull'arte moderna) sarebbe Baumeister, di cui vengono riprodotti alcuni dipinti.
André Malraux
Lo scrittore e politico francese André Malraux (1901–1976) iniziò precocemente ad occuparsi di arte moderna e lavorò, tra gli altri, per il commerciante d'arte Daniel-Henry Kahnweiler. Già nel 1920 pubblicò i primi articoli sulla letteratura e l'arte moderne e nel 1933 tenne un discorso all' Association des Ecrivains et Artistes Révolutionaires, fondata da André Gide. Conobbe Leo Trotzki e nel 1934 prese parte al primo Congresso degli scrittori sovietici, dove incontrò Stalin. Nel 1935 organizzò con André Gide il Congrès international des écrivains pour la défense de la Culture. Dall'estate del Malraux partecipò attivamente alla guerra civile spagnola. Nell'agosto 1945 conobbe Charles de Gaulle e nel 1946 divenne prima Ministro dell'Informazione, quindi direttore del servizio stampa ed infine Ministro della Cultura. Scrisse alcuni libri sull'arte: La Psychologie de L'Art, 1947–1949; Musée imaginaire, 1953–1955. Il 14 luglio 1947 scrisse a Zurigo l'articolo Der Mensch und die künstlerische Kultur (L'uomo e la cultura artistica). In Das Kunstwerk (L'opera d'arte, 1946–1947) Baumeister rispose a Malraux in una lettera aperta: Il contenuto del suo articolo mi commuove a causa della notevole coincidenza che presenta con il libro che scrissi nel 1943 [Das Unbekannte in der Kunst (L'ignoto nell'arte)], quando fui costretto dalle circostanze a non poter più dipingere, neppure a porte chiuse. ... Lei scrive: "La forza dell'Occidente risiede nel riconoscimento volontario dell'ignoto" e "L'Europa ha messo in risalto soprattutto l'idea che il grande artista viva di scoperte e che tali scoperte siano irrazionali e pertanto imprevedibili". Nel mio libro io scrivo: "Durante la sua attività l'artista devia impercettibilmente dallo scopo che si era prefisso ... Solo così è possibile raggiungere l'ignoto con l'opera terminata. ... Poiché l'ignoto è completamente sconosciuto, non è possibile aspirare ad esso come obiettivo, sebbene all'inizio di qualsiasi lavoro vi sia un obiettivo. Questo obiettivo predeterminato si rivela successivamente essere uno stimolo e un obiettivo apparente. Le grandi scoperte e invenzioni non si trovano nell'obiettivo predeterminato"." André Malraux fu presente al vernissage della grande retrospettiva di quadri di Willi Baumeister che si tenne al Musée National d'Art Modern di Parigi nel 1966.
Heinrich Theodor Musper
Lo storico dell'arte tedesco Dr. Heinrich Theodor Musper (1895–1976) fu direttore della Staatsgalerie di Stoccarda nel periodo 1948–1963. Strinse amicizia con Baumeister nel 1933, che incontrò in numerose occasioni, in particolar modo durante il periodo bellico. Nel 1944 Musper, Baumeister e Karl Gutbrod tennero una serie di conversazioni sull'arte che portarono alla stesura del testo di Das Unbekannte in der Kunst (L'ignoto nell'arte). Grazie a Musper ebbe luogo un'intensa attività espositiva nel periodo immediatamente successivo alla riforma monetaria. Musper e Erwin Petermann sostennero la candidatura di Baumeister a direttore della Regia Accademia di Belle Arti di Stoccarda, durante il soggiorno di quest'ultimo sul Lago di Costanza nell'autunno del 1945. Nel 1946 Baumeister fu nominato professore di pittura di questa stessa Accademia. Per la rivista Stuttgarter Leben Musper scrisse nel 1954 l'articolo Willi Baumeister als Illustrator (Willi Baumeister come illustratore).
Erwin Petermann
Il grande esperto di arti grafiche tedesco Erwin Petermann (1904–1989) fu direttore della Staatsgalerie di Stoccarda dal 1963 al 1969. Accanto a Heinrich Theodor Musper, nel 1945 sostenne la candidatura di Baumeister a direttore della Regia Accademia di Belle Arti di Stoccarda, il quale venne poi nominato nel 1946 professore di pittura in questa stessa Accademia. Petermann ebbe un'influenza determinante sulle preziose donazioni che vennero effettuate alla collezione grafica della Staatsgalerie di Stoccarda, ad esempio le opere di arte grafica europea del collezionista Max Kade.
Franz Roh
Il critico d'arte, fotografo ed artista tedesco Franz Roh (1890–1965) conseguì il dottorato con Heinrich Wölfflin nel 1920 e contemporaneamente iniziò a realizzare i primi collage fotografici. Scrisse articoli per le riviste Cicerone e Kunstblatt e, nel dopoguerra, per Neue Zeitung, rivista statunitense pubblicata a Monaco di Baviera. Questa attività lo portò a stretto contatto con numerosi artisti contemporanei, tra cui Willi Baumeister. Roh, considerato un grande difensore e promotore dell'arte astratta in Germania dopo il 1945, pubblicò numerosi libri e articoli sull'arte contemporanea tedesca. 1949 divenne consulente di storia dell'arte del Gruppo ZEN 49 e l'anno successivo prese parte al Erstes Darmstädter Gespräch (Primo Colloquio di Darmstadt).
Michel Seuphor
A partire dal 1924 Baumeister incontrò più volte il critico d'arte, pittore, grafico e ceramista belga Michel Seuphor (1901–1999) nel circolo parigino di Le Corbusier, Léger, Piet Mondrian e Hans Arp. Seuphor scrisse diversi articoli su Baumeister. Come artista fu un esponente della corrente astratta.
Heinz Spielmann
L'architetto e critico d'arte tedesco Heinz Spielmann (nato 1930), dopo aver conseguito il dottorato con una tesi su Palladio, accettò un incarico nel Museum für Kunst und Gewerbe (Museo di Arti e Mestieri) di Amburgo. Nel 1984 divenne professore d'arte del XIX e XX secolo all'Università di Münster. Nel periodo 1986–1998 fu direttore del Museo Regionale dello Schleswig-Holstein nel castello di Gottorf, quindi divenne consulente artistico del Bucerius Kunst Forum ad Amburgo. Il primo incontro con Baumeister avvenne nel 1950 durante i suoi studi di architettura, che in parte si svolsero nelle aule dell'Accademia di Belle Arti di Stoccarda. Spielmann offrì a Baumeister la possibilità di tenere una conferenza sull'arte moderna nell'ambito dello Studium Generale (corso di formazione generale). Spielmann fu curatore di diverse mostre con opere di Baumeister, tra cui Gilgamesh ad Amburgo nel 1964, Figur und Abstraktion (Figura e astrazione) nel castello Gottorf nel 1993 e W.B. - Figuren und Zeichen (Figure e segni) ad Amburgo, Münster e Wuppertal nel 2005, per il 50° anniversario della morte. Scrisse diversi articoli su Baumeister, così come gli indici della sua opera grafica: Die Serigraphien (Le serigrafie), 1963; Die Lithographien, Radierungen, Originalgraphischen Plakate (Le litografie, le acqueforti, i cartelloni nella veste grafica originale), 1965; Katalog der typographischen Arbeiten (Catalogo dei lavori tipografici), 1966; l'edizione speciale di Das Graphische Werk (L'opera grafica), 1972; Werkkatalog der Druckgraphik (Catalogo dell'opera grafica) con Felicitas Baumeister, 2005.
Eduardo Westerdahl
Il pittore e critico d'arte spagnolo Westerdahl (1902–1983) fondò nel 1932 la rivista culturale internazionale Gaceta de Arte. In questo periodo strinse amicizia con Baumeister, di cui scrisse una delle prime biografie nel 1934. Inizialmente i loro rapporti si tennero solo per via epistolare: il loro primo incontro ebbe infatti luogo nel 1950, in occasione del II Congresso Internazionale d'Arte nella città spagnola di Santillana del Mar.