L'opera di Baumeister e la sua evoluzione tra il 1940 e la fine della Seconda Guerra Mondiale furono molto variegate, nonostante il divieto di esporre che gli era stato imposto. La scultura africana, in cui Baumeister vedeva immagini di validità generale per la nascita dell'esistenza umana, trovò espressione nella sua opera per mezzo di una policromia sempre più marcata. Anche forme murali e strutture positive/negative dominavano la sua opera, mentre, oltre alla pittura, comparvero grandiosi cicli di disegni.